Argentina – Patagonia – Terra del Fuoco 2011

La Patagònia è una regione geografica dell’America meridionale, che comprende l’estremità meridionale del continente. Divisa tra Argentina e Cile, ha un’estensione di oltre 900.000 km² (comprendendo la Terra del Fuoco), una popolazione di 1.740.000 abitanti (secondo l’ultimo censimento nel 2001) e una densità di 2,21 abitanti/km². La regione deve il suo nome ai Patagoni, termine usato da Ferdinando Magellano per indicare i nativi di quelle terre, che lui scambiò per giganti.

Patagonia - Capo Horn

È UFFICIALE… SI PARTE

Martedì 25 Gennaio 2011 un aereo mi porterà a Buenos Aires, dove mi aspetta una moto, pronta a portarmi fin giù a Capo Horn, attraverso la Patagonia, le Ande e la Terra del Fuoco.

CAPO HORN

Le coste occidentali della Terra del Fuoco si sgranano in numerose isole, tra le quali serpeggiano canali misteriosi che vanno a perdersi laggiù, alla fine del mondo, nella «Tomba del Diavolo». I marinai d’ogni latitudine assicurano che là, a un miglio da quel tragico promontorio, testimone dell’incessante duello tra i due più vasti oceani del mondo a Capo Horn, il Diavolo è rimasto ancorato a un paio di tonnellate di catene, che lui trascina facendo gemere i ceppi sul fondo del mare nelle orride notti di tempesta, quando le acque e le ombre oscure dal cielo sembrano salire e scendere su quegli abissi. Fino a pochi anni fa, in quelle regioni si avventuravano soltanto audaci cacciatori di lontre e foche, genti di razze diverse, uomini rudi che avevano il cuore chiuso e stretto come i loro pugni. Alcuni sono rimasti incatenati a quelle isole per tutta la vita. Altri, spinti dalla frusta della fame che sembra farli vagare da oriente a occidente, arrivano ogni tanto in quelle terre inospitali, dove ben presto il vento e la neve scolpiscono la loro anima a colpi d’ascia, lasciandola dura e affilata come una stalattite di ghiaccio.

Francisco Coloane (1941)

Il Vento in Patagonia

Il vero grande problema nella Terra del Fuoco è il vento che arriva a soffiare con raffiche di circa 140 km/h.
Non ci credete?
Guardate questi filmati!

PROGRAMMA

  • 25.01 Catania (Italia) – Roma (Italia) – Madrid (Spagna)
  • 26.01 Buenos Aires (Argentina)
  • 27.01 Buenos Aires (Argentina)
  • 28.01 Santa Rosa (Argentina)
  • 29.01 Neuquén (Argentina)
  • 30.01 San Carlos de Bariloche (Argentina)
  • 31.01 Esquel (Argentina)
  • 01.02 Perito Moreno (Argentina)
  • 02.02 El Calafate (Argentina)
  • 03.02 Rio Grande (Argentina)
  • 04.02 Ushuaia (Argentina)
  • 05.02 Capo Horn (Cile)
  • 06.02 Rio Gallegos (Argentina)
  • 07.02 Puerto San Julián (Argentina)
  • 08.02 Comodoro Rivadavia (Argentina)
  • 09.02 Puerto Madryn (Argentina)
  • 10.02 Bahía Blanca (Argentina)
  • 11.02 Mar del Plata (Argentina)
  • 12.02 Quilmes (Argentina)
  • 13.02 Buenos Aires (Argentina)
  • 14.02 Buenos Aires (Argentina)
  • 15.02 Buenos Aires (Argentina)
  • 16.02 Buenos Aires (Argentina)
  • 17.02 Buenos Aires (Argentina)
  • 18.02 Buenos Aires (Argentina)
  • 19.02 Madrid (Spagna) – Roma (Italia) – Catania (Italia)

LA REGIONE
La Patagonia è la regione più meridionale del mondo abitato e nell’immaginario rappresenta la terra estrema, nel senso di lontana ma anche impervia, dura, inospitale, incontaminata, solitaria e selvaggia. Essa è di fatto il simbolo dell’avventura e dell’abbandono, ora più che mai, dopo che Bruce Chatwin ne ha celebrato la natura e gli spazi infiniti e romantici in cui perdersi nella fuga dal mondo civile e dall’ordinaria vita borghese. La Patagonia è pura natura, incastonata fra due oceani sterminati che la isolano dal resto del mondo, stretta fra le aspre vette andine dalle forme bizzarre le quali si allargano verso est nelle immense steppe solitarie e deserte. Divisa fra Cile e Argentina essa comprende le Regioni cilene dalla IX alla XII e le province argentine di Neuquen, Rio Negro, Chubut, Santa Cruz e Tierra del Fuego. Essa è scarsamente abitata forse per il clima austero, in particolare durante il rigido inverno australe corrispondente alla nostra estate. I venti soffiano impetuosi e incessanti da ovest portando copiose precipitazioni che scaricano grandi quantità di pioggia in estate o neve nel periodo invernale sul versante cileno delle Ande, ricco di boschi rigogliosi. Il versante argentino e la pianura orientale, al contrario, sono caratterizzati da un clima arido e da un paesaggio stepposo, semidesertico o del tutto desertico. Nella parte più meridionale grandi “Campi de Hielo” (campi di ghiaccio) ricoprono le valli e gli altopiani andini scendendo poi fino a livello del mare con spettacolari falesie bianche che incombono sul blu cupo dell’oceano o dei laghi interni. Grandi comunità di pinguini, foche, leoni marini e uccelli affollano invece le coste impervie e frastagliate del Cile e solitarie dell’Argentina. Questa è la Patagonia: uno spettacolo incessante di scenari naturali che ne fanno uno dei luoghi più belli e affascinanti del pianeta.

IL VIAGGIO
Dall’Italia si vola a Buenos Aires dove, dato uno sguardo a questa magnifica città dal sapore europeo, inizia il viaggio verso Santa Rosa, Neuquén, per arrivare infine a Bariloche, celebre località di villeggiatura nella provincia del Rio Negro a ridosso dello spartiacque andino che segna il confine col Cile. Da qui ci si dirige verso El Calafate dove si può visitare il famosissimo ghiacciaio Perito Moreno che, scendendo dal grande Campo de Hielo Sur, termina sul Lago Argentino dove, spaccandosi, fa crollare sulle acque immensi iceberg con uno straordinario e imponente spettacolo naturale. Si prosegue poi verso sud e si attraversa il confine cileno con meta a Punta Arenas, sullo Stretto di Magellano. Trascorsa la notte, il giorno dopo si raggiunge Ushuaia, il centro più importante della Tierra del Fuego argentina nonché città più meridionale del globo. Qui si può visitare il Parco Nazionale della Terra del Fuoco prima di riprendere la strada verso nord per Rio Gallegos. Lasciata la Terra del Fuoco ci si dirige verso la parte più arida, costeggiando la parte atlantica argentina, per raggiungere Puerto San Julián, Comodoro Rivadavia, Puerto Madryn, Bahía Blanca, Mar del Plata, dove si spera di fare qualche bagno ed infine Quilmes, prima di fare ritorno a Buenos Aires dove aspetta un volo di ritorno per l’Italia.

CONSIGLI E INFORMAZIONI

Clima e abbigliamento
Il viaggio, a Gennaio, coincide con la stagione estiva dell’emisfero sud. Il clima è mite sia di giorno che di notte ma nelle aree montuose la temperatura può calare notevolmente anche a causa dei venti che spesso soffiano impetuosi da ovest in questa regione. Le piogge possono essere molto frequenti e anche forti in virtù dell’estrema variabilità del clima. L’abbigliamento consigliato è quello modulare, cioè “a strati”, con indumenti estivi a cui aggiungere una maglia o una camicia, un maglione e la giacca a vento, oltre a calzoni estivi e invernali e a scarpe leggere e pesanti. Sono consigliati inoltre guanti e berretto di lana, occhiali da sole, crema solare, mantellina impermeabile e un ombrello portatile. Visti e vaccinazioni Non è richiesto il visto per nessuno dei due paesi. Non è assolutamente necessaria alcuna vaccinazione. Per quanto riguarda i farmaci è sufficiente una minima dotazione tenendo conto che è possibile trovare tutto in loco. È consigliato un farmaco contro il mal di mare da usare eventualmente durante il tratto di crociera in mare aperto.

Fuso orario
Nel periodo del viaggio la differenza di fuso orario rispetto all’Italia è di 4 ore indietro per l’Argentina e di 5 ore indietro per il Cile.

Cambio
Per un Dollaro vengono cambiati circa 2,90 Pesos argentini e circa 580 Pesos cileni.

La cucina
La cucina è ottima in tutti i due paesi e veramente squisita in Argentina dove a prezzi molto bassi si può gustare la carne migliore del mondo nelle “parillas”, ristoranti specializzati in piatti di carne. Ottimi sono pure i minestroni e i piatti di verdure. Non mancano pizze e pasta asciutta.

Mappa del percorso

Video Playlist

Photo Gallery

26 gennaio - Buenos Aires

27 gennaio - Buenos Aires

28 gennaio - Buenos Aires - Santa Rosa

29 gennaio - Santa Rosa - Neuquén

30 gennaio - Neuquén - San Carlos de Bariloche

31 gennaio - San Carlos de Bariloche - Esquel

01 febbraio - Esquel - Rio Mayo

02 febbraio - Rio Mayo - Comodoro Rivadavia

03 febbraio - Comodoro Rivadavia - Río Gallegos

04 febbraio - Río Gallegos - Ushuaia

05 febbraio - Ushuaia

06 febbraio - Ushuaia - Puerto San Julián

07 febbraio - Puerto San Julián - Puerto Madryn

08-09 febbraio - Puerto Madryn - Penisola Valdes

10 febbraio - Penisola Valdes - Bahía Blanca

11 febbraio - Bahía Blanca - Mar del Plata

12 febbraio - Bahía Blanca - Quilmes

13 febbraio - Quilmes

14-18 febbraio - Buenos Aires

19 febbraio - Catania

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